Bere alla Sorgente – Lettere alla Comunità Emmanuel. Vol. I

P. Mario Marafioti s.j.
Sacerdote Gesuita, dotato di grande fede e carisma, spirituale e non, forgiato dall’esperienza spirituale sulla linea degli esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola; un uomo dal forte temperamento, profondo conoscitore dell’animo umano e della vita nelle sue tante sfaccettature, indubbiamente una guida fondamentale per la Comunità Emmanuel e per quanti, laici, credenti e non, hanno deciso in qualche modo di seguirlo o anche semplicemente di incontrarlo.
Gli innumerevoli riconoscimenti personali ricevuti nei suoi 50 anni di sacerdozio e di servizio – legati inscindibilmente all’opera della Comunità Emmanuel – che certamente trovano l’apice nella laurea honoris causa in Pedagogia ricevuta dalla Università degli Studi di Lecce nel 1995 e nel Dottorato honoris causa in Teologia Dogmatica conferito dalla Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli nel 2019, testimoniano la validità e l’importanza del suo insegnamento pedagogico e spirituale, ma mettono a fuoco soprattutto quelle che sono le sue due più grandi passioni: Dio e l’uomo. Nella lectio magistralis scritta per la laurea in pedagogia, si può capire che la passione per l’uomo ha portato P. Mario a cercare sempre e instancabilmente il modo per aiutarlo a crescere e a recuperare la parte migliore di sé, per potersi costruire una personalità equilibrata e poter quindi fare del bene a sé e agli altri. La passione per Dio, invece, è radicata nella consapevolezza che la Sorgente della Grazia e della fede è energia per poter superare tutte le realtà devastanti che il male compie nel cuore delle persone e che realmente la Grazia e il perdono risanano l’uomo. Nella lectio scritta per il Dottorato, P. Mario si presenta come un teologo di periferia.
La dimensione spirituale da un lato e quella profondamente umana dall’altro sono i due volti di P. Mario, perfettamente equilibrati tra loro, l’uno non esclude l’altro.
Ma c’è un’altra grande passione che si può scorgere nel pensiero di P. Mario, forse ancora poco scandagliata ma che emerge soprattutto nelle lettere indirizzate alla città di Lecce e più in generale alla società: la passione politica. P. Mario è un uomo politico, ha un pensiero, una cultura politica, quelli più autentici e nobili di chi ha compreso che fare politica – anche fuori dal Parlamento – è “occuparsi di destini diversi dal proprio”. Colpisce, per questo, una sua frase molto emblematica, “La Politica è l’arte di organizzare la speranza”: P. Mario è un visionario concreto, costruttore e organizzatore di tante speranze. Non sarebbe azzardato vedere come questo suo pensiero, e con esso tutto il servizio e l’opera della Comunità Emmanuel, trovino il loro fondamento, la loro ragione più profondamente laica nella nostra Carta Costituzionale.
Basta rileggere alcuni dei più importanti principi e doveri sanciti nella Costituzione: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” (art. 2); “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (art. 3).
È quello che P. Mario e la Comunità Emmanuel fanno da 40 anni, molto spesso in modo volutamente silenzioso, ma al riparo certamente dai clamori mediatici: rispondere ai bisogni, ai disagi e alle povertà promuovendo la giustizia sociale.

Le Lettere e gli scritti
Nei lunghi anni del suo ministero sacerdotale a Lecce, P. Mario ha interpretato e diffuso in tanti modi lo spirito, l’essenza fondante e sempre fondativa della Comunità Emmanuel. E certamente una forma qualificata di comunicazione sono state le tante “Lettere alla Comunità” da lui scritte nei momenti più significativi. Di volta in volta richiamava la dimensione spirituale e l’ispirazione delle origini; presentava i bisogni dei poveri, la situazione sociale e la necessità di intervenire per aiutare le persone in disagio; precisava l’organizzazione della Comunità, l’articolazione dei servizi, lo stile, il metodo e la pedagogia Emmanuel.
È difficile dire quante lettere e testi abbia scritto, e quanti argomenti e temi abbia toccato e sviluppato. Nel libro sono raccolti un gruppo di lettere e testi che sono sembrati ai Curatori di grande importanza per cogliere il profilo interiore della Comunità e capire il suo cammino sulle vie del servizio. Le lettere conservano il loro carattere occasionale, legato al tempo e alle circostanze che le hanno suggerite. Il lettore non troverà, quindi, una esposizione sistematica del pensiero che ha guidato la Comunità in questi anni. E tuttavia, leggendole insieme, si ha come una fotografia – sia pure incompleta e imperfetta – dell’Emmanuel.

Non sono scritti autocelebrativi, non lo sono nemmeno della Comunità Emmanuel: riconoscono l’errore, la fatica, le sconfitte, personali e comunitarie, li definiscono per poterli migliorare. Ma sono allo stesso modo particolarmente importanti: il messaggio pedagogico e spirituale che contengono ha una caratura di indubbio valore universale. Al centro dell’opera di P. Mario e della Comunità, infatti, c’è Dio e il suo messaggio di salvezza, e il servizio all’uomo così come è conosciuto e accolto; non si ha la pretesa di “cambiare nessuno”, semplicemente si offre uno strumento di cambiamento di vita che chi è accolto può liberamente scegliere di accettare o rifiutare. “A noi spetta di amare, non di riuscire”, recita uno dei tanti motti comunitari. E la Comunità Emmanuel è semplicemente uno dei tanti strumenti a disposizione, è un mezzo, non è il fine. In sostanza, la formazione, l’azione pedagogica e culturale messe a punto dalla Comunità
Emmanuel in 40 anni di esperienza, possono essere tranquillamente declinate fuori, in ogni luogo, in ogni spaccato di vita personale e sociale.

Lo scopo del libro

Il primo scopo sicuramente è stato quello di raccogliere le lettere e i documenti scritti da P. Mario, e fare una prima selezione, perché è un patrimonio di valore inestimabile, immenso, sparso. E andava “raccolto”, perché fosse “frutto” e “conserva” dai quali attingere la linfa vitale per i giorni, i mesi e gli anni a venire.
Raccogliete i frammenti avanzati, perché nulla vada perduto”, questo è quanto si legge in Gv 6,12 ed è la frase scritta a pag. 5 insieme alla dedica. Lo dice la Scrittura, ed il motivo che ha mosso il curatore del libro, P. Domenico Marafioti sj. a realizzare questa prima importante raccolta di lettere.
Il secondo scopo è quello di “Bere alla Sorgente”: che significa innanzitutto guardare alla ispirazione della Comunità Emmanuel, quali sono stati i valori spirituali, umani e religiosi che l’hanno fondata e l’hanno fatta crescere e operare nei 40 anni di servizio.
Ma qual è questa Sorgente? La prima è il cuore di Cristo, ecco il perché della immagine di copertina, nel libro leggerete diverse volte che P. Mario fa riferimento all’Agnello che guida alla Sorgente della vita, o a Gesù che è Sorgente di vita sulla terra e della vita eterna. Quindi la prima Sorgente è Gesù. La seconda Sorgente sono i poveri e tutti i valori spirituali, religiosi e umani come la solidarietà, la fratellanza, la giustizia sociale, che la Comunità Emmanuel ha recepito negli anni attraverso i ritiri, le catechesi con le parole e le riflessioni di P. Mario.
La terza Sorgente sono proprio questi scritti, che sono affidati in primis ai volontari della prima ora, che si possono ritrovare in questi scritti e affermare con certezza che quei valori spirituali e umani li hanno sostenuti, e poi sono affidati ai nuovi venuti nella Comunità Emmanuel, a tutti coloro che oggi vogliono andare incontro al futuro facendo un cammino di fede e umano nella Comunità, che non però sanno cosa è accaduto 30 anni fa, ma allo stesso tempo percepiscono che qualcosa di straordinario c’è stato. Ma cosa è accaduto di straordinario nella Comunità Emmanuel? Leggendo questo libro lo si potrà capire, si potrà conoscere il volto della Comunità attraverso questi scritti di P. Mario per come lui ha cercato di rappresentarlo.

Come leggere le lettere e gli scritti
Nella pubblicazione delle Lettere non è stato seguito l’ordine cronologico, ma si è preferito raggrupparle per temi. Una prima Parte Introduttiva, dopo le Parole di vita e le Massime presenta le notizie essenziali sulla Comunità e la sua organizzazione, una nota dei Curatori e una breve Presentazione per contestualizzare la lettura; lo stile operativo caratterizzato dalla laicità del servizio e dall’identità cristiana; i riconoscimenti ricevuti, segno della sua crescita nella stima dell’opinione pubblica. Le Lettere e i testi sono distribuiti in cinque sezioni:

  1. Vocazione, struttura, note costitutive, motivi ispiratori
  2. Formazione, azione pedagogica e culturale
  3. La Comunità in cammino. Metodi e modi di procedere
  4. La Comunità in relazione con la Città e il Sud del Mondo
  5. Sorgente spirituale di una vita donata.

Per chi ha vissuto, e vive, la Comunità Emmanuel il modo più semplice per approcciarsi alla lettura è forse quello di chi prende in mano l’album di famiglia per sfogliare le foto dei ricordi, del tempo passato, della vita che scorre e non si arresta. È un viaggio – necessario – a ritroso, per trovare e ritrovare il senso della propria vocazione personale e comunitaria. Ma è anche un viaggio nel presente, nel qui ed ora della propria vocazione personale e comunitaria. Ed è un viaggio che si fa cammino quotidiano, ed è proiettato nel futuro, gli va incontro. Perché questa vocazione continua?
Passato, presente e futuro sono i riferimenti temporali nei quali la vita di ciascuno si dipana. Ma è solo tempo che scorre? Quando guardiamo l’album dei ricordi, non sentiamo forse il bisogno di “andare oltre” le foto che vediamo – e i commenti che ne scaturiscono – per raccontarci e ricordarci il senso della nostra vita? Ecco. Leggere Bere alla Sorgente è proprio come sfogliare l’album dei ricordi, personali e comunitari, e raccontarci il senso della nostra vita e della nostra vocazione personale e comunitaria: per sceglierla ancora o abbandonarla, ma mai darla per scontata e definitiva.
Per chi invece la Comunità Emmanuel l’ha solo conosciuta casualmente o non la conosce ancora, leggere questo libro significa conoscere la sua opera, il suo carisma, e facendo un passo oltre significa appropriarsi di questo carisma, e ancora oltre farlo conoscere ad altri e condividerlo.
Se si è credenti, significa trovare una motivazione in più per aderire al Vangelo con più forza e convinzione; se non si ha fede, significa scoprire come i principi fondanti della nostra Costituzione possono essere attuati, e come avere a cuore la promozione della giustizia sociale e la ricerca del bene comune, e quindi il benessere dell’uomo e il rispetto della sua dignità.

Bere alla Sorgente è stato pubblicato in due versioni: una integrale e una ridotta. La versione integrale ha un costo di 15,00 Euro, la versione ridotta, più orientata all’esterno ella Comunità, ha un costo di 10,00 Euro.

Per farne richiesta: servizio “Comunicazione e Cultura”, Tel. 0832 358350 mail: promotion@emmanuel.it


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